Z-Score di Altman e la probabilità di fallimento

Cos’è lo Z-Score di Altman?
Ecco una spiegazione dell’indicatore della probabilità di fallimento di un’azienda quotata.

Lo Z-Score di Altman è un indicatore, presente in diverse versioni (noi andremo a vedere solo quella per le società quotate), che serve a definire la probabilità di fallimento di una società.

Più lo Z-Score è basso, più la società in questione è a rischio fallimento, più lo Z-Score è alto, più la società naviga in “acque tranquille”.

Per il calcolo dello Z-Score bisogna avere a disposizione i seguenti dati di bilancio:
  • Ricavi
  • Risultato operativo (o Ebit)
  • Utile netto
  • Attività e Passività Correnti (e da qui il Capitale Circolante Netto = Attività Correnti – Passività Correnti)
  • Totale delle Attività
  • Totale delle Passività (escludendo però il patrimonio netto, quindi Totale Attività – Patrimonio Netto)
  • Dividendo (in termini assoluti, non per azione)
  • Capitalizzazione

Con questi dati di bilancio Altman costruisce una serie di indicatori (alcuni più conosciuti, altri meno) e poi sostanzialmente assegna a ciascuno di essi un determinato peso da lui calcolato (una sorta di combinazione lineare).
Gli indicatori in questione sono questi:

  • A = Capitale Circolante Netto / Totale delle Attività che è una misura della quantità di assets liquidi rispetto alle dimensioni totali delle attività aziendali;
  • B = Utile Non Distribuito (ovvero Utile Netto – Dividendo) / Totale Attività, sostanzialmente uguale al Roa, solo che al denominatore viene sottratto l’utile distribuito sotto forma di dividendi, una sorta di Roa Netto, quindi una misura della redditività aziendale (ROE);
  • C = EBIT / Totale Attività, a tutti gli effetti un indicatore di redditività come quello visto sopra
  • D = Capitalizzazione / Totale delle Passività, misura sostanzialmente la copertura delle passività con la capitalizzazione di mercato
  • E = Ricavi / Totale Attività, il cosìdetto indice di rotazione del capitale
A questo punto il calcolo dello Z-Score è molto semplice:

 

Z-Score = (1.2 x A) + (1.4 x B) + (3.3 x C) + (0.6 x D) + (0.999x E)

 

Ovvero, scrivendo per esteso:

(1.2 *  Capitale Circolante Netto / Totale delle Attività) + (1.4 * Utile Non Distribuito / Totale Attività) + (3.3 * EBIT / Totale Attività) + (0.6 * Capitalizzazione / Totale delle Passività) + (0.999 * Ricavi / Totale Attività)

A questo punto a seconda del valore dello Z-Score che viene fuori, avrete la vostra probabilità di fallimento della società in questione:

  • Z-Score > 3, indica probabilità di fallimento quasi nulla
  • 2.7 < Z-Score < 2.99, indica probabilità di fallimento abbastanza bassa
  • 1.8 < Z-Score< 2.69, indica una probabilità di fallimento medio/alta
  • Z-Score < 1.8 indica una probabilità di fallimento alta

E’ stato testato che l’affidabilità dello Z-Score di Altman, sia abbastanza alta (maggiore del 70%), tuttavia sono importanti due fattori:

  • la dinamica dello Z-Score negli anni: uno Z-Score che passa da 1 a 2 in 5 anni, probabilmente è molto meno preoccupante di uno Z-Score che in quei 5 anni passa da 3 a 2, infatti il primo indica una situazione di miglioramento, il secondo di peggioramento, non va letto quindi in maniera statica, ma bisogna vedere la sua evoluzione negli anni
  • andrebbe unito ad altri indicatori, per poter valutare la seria possibilità di fallimento o meno, infatti nel suo calcolo dà molta rilevanza alla redditività.
    In presenza di un indebitamento basso o nullo e di una sana gestione patrimoniale, una bassa redditività, non indica necessariamente il fallimento prossimo della società.
Fabio
Author: Fabio